RADUNO SETTORE GIOVANILE CIA VENETO – 30/10/22

Raduno è ritrovarsi. Raduno è stare insieme. Raduno è imparare divertendosi.

Queste tre frasi potrebbero da sole riassumere la bellissima giornata trascorsa dai nostri ragazzi e formatori del settore giovanile Veneto nella giornata di Domenica 30 ottobre a Pieve del Grappa (TV).

Possiamo dire che ritrovarsi doveva per forza essere la nostra base di partenza dopo lo stop dettato dalla pandemia… e perché non ripartire da dove c’eravamo lasciati?
Perché non ricominciare da quell’ultimo raduno di tre anni fa?

Proprio per questo motivo per la seconda volta il raduno arbitri della nostra regione vede l’accoglienza del comune di Pieve del Grappa e della locale Proloco grazie alla concessione di palestre, campi, sale riunioni e un aiuto nell’organizzazione della giornata. Ripartiamo da qui, dalle pendici del Grappa, proprio dove c’eravamo lasciati qualche anno prima.

Dove per fare la foto di gruppo siamo dovuti salire sul tetto di uno stabile perché non ci stavamo nell’inquadratura.

Ripartiamo sicuri di dover lavorare e di voler migliorare ancora tanto, sicuri che questo sia soltanto l’inizio di qualcosa di magico da dover costruire insieme.

Insieme. Quale migliore parola per continuare la descrizione di quello che i nostri ragazzi e formatori hanno passato nella domenica da poco trascorsa. Qualcuno ha inventato il detto “se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”.

Beh… aveva ragione!

La forza del nostro settore giovanile sta proprio nel riuscire a far gruppo: stare assieme, lavorare su un obiettivo comune, valorizzare i nostri punti di forza e lavorare sulle nostre aree di miglioramento. L’essere un gruppo ci ha guidati nell’arco di tutta la nostra giornata, dall’essere vestiti tutti quanti uguali (un grazie alla Fip Veneto per le magliette!), al lavorare assieme in team, al riunirsi tutti quanti per il pranzo, al rispetto delle regole in modo uniforme per tutti gli arbitri.
Fare gruppo ci ha dato la possibilità di sbagliare assieme, di provare a migliorarci, di ridere e scherzare con nuovi amici che non avremo mai conosciuto.
I momenti più belli? Non basterebbero le pagine di questo articolo per descrivere ogni singolo sorriso, risata o frase detta per descrivere il bellissimo ambiente che siete riusciti a costruire.
Raduno è imparare divertendosi. Perché diciamocelo, non è il nostro lavoro. Non deve essere per noi un obbligo ma una passione. Ed è quello che si è visto in questa domenica: la voglia di creare qualcosa di unico, diverso dal solito e di forte impatto.
Qualcosa che non era la semplice riunione in sala ma qualcosa di innovativo, non un semplice gioco all’aperto ma qualcosa di diverso dal 5vs5 al campetto, non un semplice quiz in sala ma qualcosa di avvincente.

Penso che da questo raduno tutti siano usciti con qualcosa in più nel loro bagaglio tecnico, sia formatori che ragazzi.

Perché, per quanto scontata sia la frase, nessuno smette mai di imparare.

Se spero che l’aspetto tecnico sia rimasto impresso, sono invece sicuro che quello che vi ha segnato maggiormente sono le nuove amicizie che avete stretto, i nuovi ragazzi che come voi si trovavano per la prima volta a indossare un fischietto e che avete subito coinvolto, lo stare insieme, il fare gruppo, il divertirsi.

Ed ecco che la forza della “formica”, tanto piccola quanto forte, si vede nella relazione.
Nella capacità di socializzare e di combattere così uno dei nostri problemi più grandi.

Mi piace pensare che il nostro “elefante” da spostare sia infatti la timidezza e la paura di scendere in campo, paura che solo l’essere una squadra vi farà superare.
Ricordatevi che non siete solo voi e il fischietto ma siete il gruppo che avete conosciuto domenica e che giorno dopo giorno sta crescendo sempre di più.

#ARBITRAREÈBELLO deve diventare il vostro motto, da scrivere in modo indelebile sul braccio.
Deve diventare la vostra stella polare soprattutto nei momenti difficili, dove tutto sembra andare male.

Ed è proprio quando siete giù che devono venirvi in mente giornate come questa.

Ma sono sicuro che questo succederà…

perché non le dimenticherete mai!

P.S.

Anche quest’anno per la foto finale abbiamo avuto un po’ di difficoltà per farci stare tutti!
Il prossimo anno puntiamo a dover far compiere al fotografo una vera impresa, obbligandolo a salire sul campanile per averci tutti dentro il campo visivo della macchina fotografica!

A presto

Nicolò

Parola ai formatori:

In palestra abbiamo parlato di fondamentali della meccanica, uso del fischio e segnalazioni.
Tutte caratteristiche base che un arbitro, appena uscito dal corso che sia, deve avere nel proprio zainetto ed affinare fin da subito.
Vista la quantità di ragazzi presenti al raduno si è optato per la divisione in due stazioni in cui i giovani fischietti si alternavano.
Nella prima stazione, in palestra, si è lavorato principalmente sulle posizioni base degli arbitri, sulle transizioni e contropiedi; con un focus particolare nel mantenere la testa in campo seguendo il gioco, mettendo l’accento sulla giusta distanza da mantenere dai giocatori.
Il gruppo esterno invece ha ripassato le segnalazioni, l’uso coretto del fischio; nel particolare nella durata, intensità e forza e per ultimo l’uso chiaro e corretto della voce.
Viste le molteplici tematiche affrontate e il poco tempo a disposizione, di fondamentale importanza sono stati i ragazzi che si sono comportati in modo egregio: veloci nei cambi, sempre attivi e pronti nel cambio degli esercizi.
TOMMASO, formatore di Vicenza

Dalla palestra

“Sono nuova dell’ambiente, ho finito al corso a giugno ed era la prima volta in assoluto che partecipavo ad un evento del genere!
La riunione sulla meccanica in palestra è stata organizzata molto bene e mi è piaciuta davvero un sacco; mi ha entusiasmato ed è stata piacevole.
Ho apprezzato l’integrazione tra gioco e teoria che gli istruttori hanno previsto.
Hanno saputo metterci a nostro agio, anche se eravamo un grande gruppo eterogeneo che non si conosceva.
È stata senz’altro anche un’occasione per incontrare nuove persone che condividono la mia stessa passione.
É stata una giornata lunga e intensa, ci sono state trasmesse molte nozioni, ma è come se il tempo fosse volato.
Ringrazio tutti gli organizzatori per questa bella esperienza!
 
SOFIA, arbitro di Vicenza

Gli Ottimisti

Nell’ultima parte del raduno sono state fatte le premiazioni e i saluti. Ci siamo ritrovati tutti, arbitri più piccoli e arbitri più grandi nella Sala del Consiglio che ci ha ospitato in questa fantastica giornata, purtroppo ormai alla fine. Qui è stato un momento per “tirare le fila” dell’evento e premiare chi durante questa super giornata si è maggiormente distinto per impegno, partecipazione, simpatia,…
Peccato io non fossi tra i premiati… ma sono sicuro che potrò puntare al podio del prossimo raduno!
 
UN ANONIMO del Veneto

Le premiazioni

“Il raduno è stato semplicemente fantastico, non so veramente cosa dire!
Da subito sono stato in grado di legare con dei colleghi di altre province ed è stato stupendo scoprire di avere passioni in comune oltre a quella dell’arbitraggio con gli altri ragazzi.
I giochi e le attività fatte sono sicuramente da riproporre e portare anche alle riunioni in provincia.
Il momento finale del raduno è stato un momento divertente e per certi versi magico per pensare a tutte le attività che abbiamo fatto e alla giornata che in un batter d’occhio era passata.”
ETTORE, arbitro di Vicenza

Al campetto

“Oltre alle riunioni in palestra e in sala, abbiamo svolto due giochi. Il primo gioco si trattava di baseball per gli arbitri; ad ogni base ci si doveva fermare e rappresentare una violazione o fallo.
Gioco molto utile per il ripasso delle violazioni.
 Nel secondo gioco ci siamo disposti a cerchio con il formatore al centro.
Lui ci lanciava una palla e noi con il fischietto in bocca dovevamo fischiare e battere le mani prima di prendere la palla, sennò si veniva eliminati.
Questo gioco è stato utile per allenare i riflessi e per allenarsi a fare sempre un fischio forte e deciso.
Questo momento di gioco ci serviva assolutamente dopo l’intensa giornata!
GIORGIO, arbitro di Venezia

Il conduttore

“Oltre alle riunioni in palestra e in sala, abbiamo svolto due giochi. Il primo gioco si trattava di baseball per gli arbitri; ad ogni base ci si doveva fermare e rappresentare una violazione o fallo.
Gioco molto utile per il ripasso delle violazioni.
 Nel secondo gioco ci siamo disposti a cerchio con il formatore al centro.
Lui ci lanciava una palla e noi con il fischietto in bocca dovevamo fischiare e battere le mani prima di prendere la palla, sennò si veniva eliminati.
Questo gioco è stato utile per allenare i riflessi e per allenarsi a fare sempre un fischio forte e deciso.
Questo momento di gioco ci serviva assolutamente dopo l’intensa giornata!
GIORGIO, arbitro di Venezia

I giocatori

Il raduno è stato davvero utile sia dal punto di vista relazionale che tecnico.
Mi ha dato la possibilità di instaurare nuove amicizie tra colleghi e di conoscere nuovi formatori, imparare nuove procedure e consolidare quelle già acquisite.
Ho gradito molto anche l’alternanza tra lezioni teoriche e momenti più pratici.
Uno di questi è stato il gioco quiz, che basandosi sullo show Reazione a catena di Rai1, ci ha permesso di confrontarci tra di noi cooperando in squadre.
Grazie ai quesiti siamo riusciti soprattutto ad approfondire la terminologia, che spesso utilizzavamo erroneamente.
La manche che ho preferito è stata quella denominata “Quando, Dove, Come e Perché?” che richiedeva oltre alle conoscenze del regolamento anche delle competenze logiche.
Infine, ci terrei a mettere in risalto la costruzione da parte dell’organizzatore di un dispositivo per le prenotazioni delle risposte tramite delle lampadine colorate.
Quella giornata trascorsa è stata indimenticabile e vorrei che capitasse un’occasione simile al più presto.
ALESSANDRO, arbitro di Treviso
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